CHEMIOTERAPIA

UN MITO CHE INIZIA A SFALDARSI

 

L'importanza della Vitamina D nella

prevenzione del cancro

 

(a cura di Claudio Prandini)

 

 

 

 

Questo bambino americano è in fuga dalla polizia,

con sua madre, perché rifiuta la chemioterapia.

Ricercato come fosse un bandito.

 

 

 

 

 

INTRODUZIONE

 

Israele, cancro e 11 settembre

 

Fonte web - di Massimo Mazzucco

 

Il triplice accostamento del titolo farà forse aggrottare le ciglia a qualcuno, ma l’analogia esiste, ed è anche abbastanza corposa. Trattasi, per mancanza di un termine migliore, di “relativizzazione del problema”, ovvero di indurre l’ascoltatore ad affrontare il problema da una premessa valida, ma solo in termini relativi.

Che cosa dice Israele, essenzialmente, nel dibattito sulla questione palestinese? “Loro ci attaccano, e quindi noi abbiamo diritto di difenderci”. E la gente – chi per convenienza, chi per pigrizia mentale, chi per cecità congenita – normalmente gli dà ragione, o comunque lo accetta e non ci pensa più.

Che cosa dice, essenzialmente, la versione ufficiale del’11 settembre? “Loro ci hanno distrutto le Torri Gemelle, e quindi noi abbiamo diritto di andare a bastonarli”. E la gente – chi per convenienza, chi per pigrizia mentale, chi per cecità congenita – normalmente gli dà ragione, o comunque lo accetta e non ci pensa più.

Che cosa dice la medicina ufficiale, essenzialmente, rispetto alle cure naturali? “Non sono provate scientificamente, e quindi noi non possiamo fidarci a metterle sul mercato, perchè abbiamo prima di tutto il dovere di proteggere il cittadino”. Qui la gente magari ci crede un pò meno, ma normalmente lo scetticismo finisce lì, e alla fine corrono tutti dal medico a farsi proteggere con la chemio.

Dove sta il trucco, nel caso di Israele? Nel partire da una premessa che sta “dentro” un problema più grande, che viene convenientemente dimenticato ogni volta che si affronta l’argomento: è vero che il palestinese ti ha aggredito, … ma tu sei a casa sua. Sembra una stupidaggine, ma se non lo dici chiaramente chi è disattento non se ne accorge, e alla fine ti dà ragione.

Dove sta il trucco, nel caso dell’11 settembre? Nel partire da una premessa che sta “dentro” un problema più grande, che viene convenientemente dimenticato ogni volta che si affronta l’argomento: è vero che ci hanno distrutto le Torri Gemelle, ma nessuno ha mai dimostrato che siano stati gli islamici a farlo. Tony Blair e Colin Powell avevano promesso di mostrare quelle prove, ma nessuno le ha ancora viste. Sembra una stupidaggine, ma se non lo dici chiaramente è ovvio che appare giusto andare a massacrare gli islamici a casa loro.

Dove sta il trucco, nel caso della medicina ufficiale? Nel partire da una premessa che sta “dentro” un problema più grande, che viene convenientemente dimenticato ogni volta che si affronta l’argomento: è vero che la validità dei prodotti naturali non è scientificamente dimostrata, ma è anche vero che nessuno farà mai una sperimentazione su un prodotto naturale, perchè (non è brevettabile, e quindi) non potrà mai guadagnarci una lira. Sembra una stupidaggine, ma se non lo dici chiaramente appare ovvio che non ci si debba fidare dei prodotti naturali.

Mica la gente tiene il cervello in costante “critical mode”, oltretutto. Il più delle volte viaggia al minimo, e mantiene appena il livello di attenzione sufficiente per non andare a sbattere contro il tavolino, mentre si trascina a fatica dalla sala da pranzo al divano davanti al televisore. E una volta che ti abbatti su quel divano…. adiòs amigo. Potrebbero anche raccontarti che Berlusconi è vergine, e tu non ci fai caso.

Poi ti ritrovi a partire anche tu dal presupposto sbagliato, e dici “Visto che è vergine, non può certo volere il male della nazione”, e così lo voti un’altra volta.

 

 

Cancro - Le cure proibite

 

Storia del cancro: Big Pharma

 

 

Inizia a sfaldarsi il mito della chemio

Fonte web

Il dibattito sull’utilità della chemioterapia ha finalmente raggiunto il livello mainstream.

Ieri sera Larry King (CNN) ha dedicato la puntata del suo talk-show alla questione cancro, invitando l’attrice-autrice Suzanne Somers a presentare il suo nuovo libro intitolato “Knockout – Interviste a dottori che curano il cancro”, che va in distribuzione negli Stati Uniti in questi giorni. Ex-attrice di una nota serie TV degli anni ’80, la Somers (63 anni) è diventata una convinta sostenitrice delle terapie alternative dopo essersi curata un tumore al seno con l’Iscador, nel 2001. Da allora ha scritto diversi libri, nei quali denuncia la scarsa efficacia della chemioterapia per la maggioranza dei tumori più comuni, e sostiene a spada tratta la tesi naturalistica/nutrizionale mirata alla ricostituzione di un sano sistema immunitario.

Fino a ieri però la Somers, che ha un grosso seguito di pubblico femminile, aveva soltanto “flirtato” con la critica all'oncologia ufficiale, ... mentre col suo ultimo libro si è messa apertamente contro, fin dalla scelta del titolo: affermare che esitono “dottori che curano il cancro” equivale infatti a dire che il sistema vigente non funziona. L’autrice inoltre si è lasciata scappare una dichiarazione, ad un party privato, nella quale diceva che “Patrick Swayze è stato ucciso dalla chemioterapia”. La frase è stata prontamente riportata dai media, scatenando un mezzo finimondo.

Non a caso da qualche giorno la Somers si ritrova al centro di pesanti attacchi da parte della stampa, che la accusa di stare dalla parte dei dottori “controversi”. Dove per “controverso”, nella velata cultura anglosassone, si suggerisce qualcosa di illegale o quasi. King ha invitato alla trasmissione due dottori per parte: il Dr. Keith Black, neurochirurgo, e il Dott. Brawley, dirigente della American Cancer Society, per la medicina ufficiale. Il Dott. Stanislaw Burzynski, noto per le sue terapie a base di antiplastoni, e il Dott. Nicholas Gonzalez, esperto in scienza dell’alimentazione e specializzato nella cura di tumori al pancreas, per quella alternativa.

Inizialmente Larry King ha posto al centro del dibattito la domanda “perchè chiudere per principio le porte alle terapie alternative, invece di considerarle un possibile coadiuvante?”. La risposta dei due medici ortodossi è stata più che prevedibile: “Noi siamo aperti a tutto – hanno detto - Bisogna però che le nuove terapie siano supportate da una corretta sperimentazione scientifica, e finora non esistono prove che queste terapie funzionino”. “E nel caso del Dott. Burzinsky – ha aggiunto Black – abbiamo fatto dei test clinici sulle sue terapie, ma nessuno dei pazienti ha dato un responso positivo”.

La replica di Burzinsky, incendiario e senza peli sulla lingua, non si è fatta aspettare: “Non hanno dato responso perchè voi fate i test clinici con dosaggi sbagliati, fino a 50 volte inferiori a quelli da me consigliati”. La discussione è presto degenerata, secondo protocolli a noi purtroppo ben noti. Il Dott. Black ha accusato Burzynski di lucrare sui pazienti disperati, e la Somers ha replicato dicendo che “costa 5.000 dollari morire di chemioterapia”. Black ha detto di “aver mandato una paziente a Burzynski che è quasi morta”, e Burzynski ha replicato accusandolo di dire cose non vere.

Eccetera eccetera eccetera. Come dicevamo, noi conosciamo bene la musica, a dimostrazione che ormai Internet precede la TV di molti mesi. Ma il fatto rimane notevole proprio perchè, per la prima volta, la validità della chemioterapia è stata messa in discussione su un altare televisivo di prima grandezza come quello di Larry King. (*) E quando si apre una piccola falla nella diga, come tutti sanno, prima o poi la parete di cemento viene giù. Ci vorranno anni, probabilmente, per sovvertire un sistema così potente e organizzato, ma la freccia del tempo è volta decisamente a sfavore dell’oncologia ufficiale, che potrà solo veder erodere la propria credibilità, col passare del tempo, grazie ad Internet.

Speriamo solo che il muro di cemento non faccia troppe vittime prima di crollare.

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* Anche il New Your Times di recente ha pubblicato un articolo apertamente critico dell'oncologia ufficiale, dicendo che sono stati fatti progressi praticamente nulli di fronte ai miliardi di dollari investiti nella ricerca.
Il sito del Dott. Burzinsky, che ha messo a punto una terapia a base di antineoplastoni, dei peptidi che sembrano in grado di arrestare la crescita delle cellule cancerogene, salvaguardando quelle sane.
Il sito del Dott. Nichoals Gonzales.
Alcuni estratti della trasmissione.
Il libro di Suzanne Somers “Knockout”, in uscita da Random House.

 

 

Chemo-brain, o chemio-cervello, è il nuovo termine usato per definire una condizione sempre più diffusa fra le donne che hanno affrontato la chemioterapia per il cancro al seno: perdita di memoria, incapacità di ragionare, difficoltà a svolgere la mansioni più semplici ed abituali.

 

Servizio della CNN sulla caccia al bambino

 che non vuole fare la chemio

 

 

La medicina dà la caccia all’uomo

L'argomento cancro è sempre molto caldo. Mi è sembrato giusto quindi offrire un contributo traducendo questo articolo di Bill Sardi, l'autore di You Don’t Have To Be Afraid Of Cancer Anymore, in cui si occupa del caso, molto seguito al momento negli USA, di un ragazzo fuggito con la madre per evitare le cure tradizionali e a cui le agenzie di polizia – attenzione: non i mercenari pagati da Big Pharma, proprio i cari tutori dell'ordine pagati con le tasse – stanno dando la caccia manco fosse Rambo tornato dal Vietnam.

Fonte web
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La medicina dà la caccia all’uomo

Cure obbligatorie per il cancro

di Bill Sardi

Questa foto del 13 maggio 2009 mostra Colleen, a sinistra, e il tredicenne Daniel Hauser nella loro fattoria di Sleepy Eye, in Minnesota. Daniel Hauser è stato colpito dal linfoma di Hodgkin, una forma di cancro. La madre ed il figlio sono fuggiti per evitare la terapia. Billy Best, un uomo di Norwell, nel Massachusetts, che scappò di casa all'età di 16 anni per evitare la chemio e la radioterapia per il suo linfoma, sostiene gli Hauser. Un tribunale gli diede ragione nel 1994 e Best tornò a casa per proseguire le terapie alternative.

San Dimas, California (25 maggio 2009): L'immagine di un bambino americano immobilizzato e costretto a sottoporsi ad una pesante terapia per il cancro contro la volontà sua e dei suoi genitori non è un pensiero piacevole.

Tutte le forze dell’ordine degli Stati Uniti si stanno dedicando ad una caccia all'uomo, ...

... non per dei sospetti terroristi o per degli evasi dalla prigione, ma piuttosto per una madre e il suo figlio tredicenne malato di cancro.

In un certo scontro di culture, i medici temono che il ragazzo morirà se non riceve ulteriore trattamento. La maggior parte dei pazienti subiscono come trattamento una combinazione di basse dosi di radiazioni e di chemioterapia, che ha un tasso dichiarato di sopravvivenza fino a cinque anni di più del 90% per i bambini di questa età. Ma la famiglia rurale vive a Sleepy Eye, nel Minnesota, e abbraccia la medicina popolare tradizionale.

Non è semplicemente che le autorità locali abbiano dei mandati di perquisizione. L'intero apparato delle agenzie di applicazione della legge degli Stati Uniti sta dando la caccia a questo ragazzino, compresa la procura degli Stati Uniti, gli sceriffi degli Stati Uniti e la FBI.

La caccia all'uomo si allarga

La caccia all'uomo si è allargata alla California. Daniel Hauser, il teenager malato di cancro, è fuggito in California con sua madre e gli agenti delle forze dell'ordine ritengono che stia provando ad espatriare in Messico per ottenere delle cure alternative per il cancro e per nascondersi alla legge.

Daniel Hauser ha il linfoma di Hodgkin. Anche se le moderne terapie per il cancro non curano e prevedono generalmente trattamenti pesanti, la chemioterapia con basse dosi di radiazioni è efficace per i bambini. Mentre la chemioterapia contribuisce alla sopravvivenza fino a cinque anni degli adulti soltanto circa il 2-3% delle volte, i bambini sono un'eccezione alla regola. La chemioterapia nel linfoma infantile è associata con una sopravvivenza prolungata.

Tuttavia, anche con un così alto indice di successo dichiarato e benché i dati sulla sopravvivenza a lungo termine siano generalmente buoni con la chemioterapia di sostentamento, i casi più avanzati non vanno così bene ed i tassi di ricorrenza sono alti, il che potrebbe forse essere il motivo per cui Colleen Hauser ha rifiutato il trattamento ed è sfuggita alla cura dopo che le sono state mostrate alcune lastre a raggi X e le è stato suggerito il trattamento radioattivo. Avrebbe dovuto comparire in tribunale per essere scappata in California con suo figlio ed è quindi scomparsa.

Un replay della saga del 1994

Una stazione televisiva di Boston ha reso noto un rapporto su Billy Best, un uomo di Norwell nel Massachusetts che nel 1994 scappò dai suoi genitori all'età di 16 anni e tornò a casa soltanto quando i suoi genitori acconsentirono alla sua scelta delle terapie alternative. Parlando della libertà di scegliere il trattamento, Best dice “pensavo che avessimo superato tutto ciò.”

Best era apparentemente in comunicazione con gli Hauser e i giornalisti hanno ipotizzato che fosse con Colleen e Daniel Hauser. Best dice che resisterebbe di nuovo al trattamento. Una corte ha sentenziato in suo favore nel 1994.

Il trattamento radioattivo è efficace?

Ironicamente, il caso di Hauser arriva proprio nel momento in cui gli oncologi che usano le radiazioni stanno mettendo in discussione i rapporti sull'efficacia del trattamento radioattivo per il linfoma di Hodgkin. Una rassegna di 61 relazioni di prove pubblicate fra il 1998 ed il 2007, pubblicato nell'edizione del 1° febbraio 2009 del Journal of Radiation Oncology Biology Physics, la Gazzetta Ufficiale della Società Americana per l'Oncologia per Irradiazione, mostra importanti deficienze nei rapporti che convalidano questo tipo di trattamento. La domanda è se i medici del cancro possano garantire con certezza che tale trattamento abbia carattere scientifico, cosa che la nuova amministrazione a Washington sta spingendo.

Svantaggi del trattamento convenzionale del cancro

trattamento convenzionale del cancro consiste di farmaci pesanti e di irradiazione per uccidere le cellule tumorali nel fluido linfatico. Ma questo trattamento non attacca mai la causa del cancro, che è probabilmente la ragione per cui i tassi di ricorrenza sono alti. Il linfoma infantile di Hodgkin è associato con l'infezione di Epstein-Barr, un tipo di virus dell'erpes.

La terapia moderna del cancro ignora ogni tentativo di rafforzare il sistema immunitario. Grossolani studi intrapresi negli anni 30 hanno condotto all'abbandono delle terapie per aumentare l'attività dei globuli bianchi. Oggi, l'immunoterapia sta ritornando di moda e molte delle molecole prese in considerazione sono naturali piuttosto che artificiali.

La vitamina D, il resveratrol che si trova comunemente nel vino rosso, la quercetina trovata nella buccia della mela rossa, gli acidi grassi omega-3 nei pesci e nell'olio di semi di lino e l'allicin dell'aglio sono fra le molte molecole naturali che sono state testate per l'uso nella terapia del cancro.

Uno studio di laboratorio ha mostrato che la vitamina C endovenosa ha un profondo effetto nel reprimere tumori non-solidi come il linfoma. Il resveratrol si è dimostrato capace di inibire il cancro in tutte e tre le fasi di sviluppo: inizio, crescita e diffusione, una cosa che nessun moderno farmaco contro il cancro riesce a fare.

Rappresentazione distorta dei malati di cancro che rifiutano la cura

I malati di cancro ed in questo caso i genitori di un bambino con il cancro, non dovrebbero essere caratterizzati grossolanamente come irragionevoli o irresponsabili. La terapia moderna del cancro è piena di svantaggi e manca di serie conferme scientifiche. I pazienti sentono storie orribile delle dure prove di altra gente con il cancro.

Un rapporto pubblicato nel 2008 dice che “la maggior parte dei pazienti con linfoma di Hodgkin (HL) può essere curata con la chemioterapia, la radioterapia o il trattamento di modalità combinato. Tuttavia, il trattamento attuale è associato a gravi effetti secondari e tossicità ritardate quali la sterilità, i danni cardiovascolari e le malignità secondarie. Inoltre, una frazione dei pazienti soffre di malattie resistenti al trattamento e non può essere curata con i metodi correnti comprese la chemioterapia a dose elevata ed il trapianto di cellule staminali.” [Hematology Meeting Reports 2008; 2(5):154–158] Questo rapporto richiede il riesame dell'immunoterapia per il linfoma.

Numerosi studi dimostrano che la condizione del sistema immunitario detta la sopravvivenza per i malati di cancro. Uno studio recentemente segnalato ha mostrato che la chirurgia o il trattamento radioattivo da solo inibisce il linfocita-T nel liquido linfatico, un regolatore chiave dello sviluppo del tumore, e dettano la sopravvivenza. La combinazione di chemioterapia più radiazione ha elevato i conteggi del linfocita-T, ma così ha fatto anche l'immunoterapia sperimentale. [Anticancer Research 2009 May; 29(5):1847–52]

Non sappiamo se il tribunale sentirà mai parlare degli svantaggi della terapia moderna del cancro, né se Colleen e Daniel Hauser torneranno in Minnesota. Le organizzazioni per la libertà della salute non hanno ancora commentato questa saga che è ora ampiamente riportata dai mezzi d'informazione.

 

 

 

 

 

L'importanza della Vitamina D

 

 

 

 

La Cancer Society Canadese annuncia

 un programma nazionale di prevenzione

 oncologica con l'uso di vitamina D
 

Fonte web

Il Canada ha fatto quello che gli USA si sono rifiutati di fare: proteggere la salute dei cittadini con un programma nazionale che incoraggi l'integrazione di vitamina D. Mentre le associazioni per il cancro americane come l'American Cancer Society rifiutano con ostinazione di riconoscere i benefici dell'integrazione di questa vitamina nella prevenzione oncologica, la Canadian Cancer Society sta lanciando un programma per assicurare che ogni cittadino Canadese assuma un livello di vitamina D sufficiente a prevenire la maggior parte dei cancri, incluso quello al seno.
Gli USA, invece, non hanno interesse a prevenire il cancro... anche quando una semplice sostanza, virtualmente libera, come la vitamina D potrebbe abbattere i tassi nazionali di cancro per più del 75 percento.
La nuova ricerca pubblicata questo mese mostra che l'integrazione di vitamina D, in misura adeguata, produce uno stupefacente 77 percento di riduzione di tutti i cancri delle donne, rendendola, da sola, la medicina più efficace nella prevenzione del cancro che sia mai stata scoperta dalla scienza medica moderna. Invece la American Cancer Society, sembra immobilizzata nel dogma nutrizionale degli anni '50 e continua a proclamare che solo i farmaci, le radiazioni e la chirurgia possono curare il cancro, e che gli integratori dietetici non hanno nessun ruolo nella prevenzione oncologica. Si tratta di una visuale talmente poco aggiornata da appartenere più al museo della medicina, che non all'agenda di una nazione progredita. (Affermare che la vitamina D non sia utile nella prevenzione oncologica è altrettanto antiquato dell'affermazione che la Terra sia piatta.)

La politica per il cancro: Teniamoli ammalati!
Come al solito, la rinuncia dell'America alle migliori medicine naturali anti-cancro al mondo non ha niente a che vedere con la scienza, ma riguarda piuttosto la politica e i profitti. Se la vitamina D fosse un farmaco per chemioterapia oncologica prodotto dalla Pfizer, l'American Cancer Society la starebbe probabilmente spingendo come il nuovo farmaco "miracoloso" e insisterebbe perchè chiunque ne facesse uso. Ma trattandosi di un nutriente che non può essere brevettato, e che potete produrre liberamente esponendo la pelle alla luce solare, l'intera industria del cancro americana ora, risibilmente, pretende che l'integrazione di vitamina D non offra benefici di sorta.

Ogni giorno che passa senza che l'American Cancer Society, l'AMA, la FDA e le altre associazioni di medicina convenzionale accettino di riconoscere i benefici dell'integrazione di vitamina D nella prevenzione del cancro, queste perdono ulteriormente credibilità e fanno un ulteriore passo verso l'irrilevanza e l'umiliazione globale. E' difficile immaginare come chiunque appartenente alla medicina convenzionale possa prendere la parola in una discussione  sulla salute e dire, in maniera seria, che stanno facendo tutto quello che possono per combattere il cancro quando in realtà stanno ostinatamente ignorando una terapia preventiva che funziona davvero: la Vitamina D. E' semplice, sicura e praticamente gratis, e non ha controindicazioni, non comporta il pagamento di royalties per i brevetti ed è da subito disponibile per chiunque.

Se c'è mai stata una strategia di prevenzione oncologica rimasta arretrata, allora è questa! Le persone dell'industria del cancro, se avessero un minimo di decenza, dovrebbero balzare dalle loro sedie, rincorrersi l'un l'altro in fretta e furia verso il palco delle conferenze stampa per annunciare il loro sostegno alla vitamina D. E invece, cosa sentiamo negli Stati Uniti? Niente, apatia completa. E' come se in qualche misura queste persone credessero che una vitamina prodotta dallo stesso corpo umano non ricoprisse alcun ruolo nell'alimentazione umana. La profondità della cieca ignoranza qui in azione è strabiliante. Qualcuno dovrebbe veramente eseguire uno studio psicologico sulle persone dell'industria del cancro per scovare come mai le loro menti funzionino così. Dovrebbe intitolarsi, " La Demenza delle Folle e l'illusione delle Cure Oncologiche nella Medicina Occidentale."

Non sostenere la vitamina D significa perdere l'opportunità di prevenzione oncologica di tutta una vita. Immaginate: per ogni 100 donne che svilupperanno cancro al seno, più di 75 potrebbero evitare del tutto il cancro mediante l'uso della vitamina D. Si tratta di 75 donne su 100 che potrebbero vedersi restituita la salute (e la vita) attraverso una sostanza nutritiva che è praticamente gratis. (Aggiungiamo tè verde e alcune erbe curative, e questa cifra potrebbe balzare quasi al 90 percento.) Perché qualcuno nell'industria del cancro non vorrebbe salvare il 75% di queste donne dal cancro al seno?

Vi darò io la risposta, anche se non vi piacerà. La ragione è che l'industria del cancro dipende al 100 percento dalle donne diagnosticate di cancro e trattate con protocolli oncologici altamente profittevoli quali la chemioterapia, l'irraggiamento e la chirurgia. Prevenire il cancro nel 75 percento (o più) delle donne svuoterebbe tre quarti delle entrate dell'industria del cancro. Restringerebbe l'industria, ridurrebbe gli stanziamenti, e porterebbe a un esodo in massa dai lavori collegati al cancro. Ci sarebbe carestia di donazioni e le organizzazioni no-profit anti-cancro (che prosperano se c'è il cancro) avrebbero grosse perdite. Questo è il vero motivo per cui non sosterranno una prevenzione oncologica che funzioni davvero. Prevenire il cancro, banalmente, non rientra negli interessi dell'industria del cancro. La prevenzione efficace mina gli affari.

Quando l'America mostrerà interesse verso la prevenzione oncologica?
Il Canada, e non è una sorpresa, è un po’ più rapido nel cominciare a sfruttare gli enormi benefici della vitamina D nella prevenzione del cancro. "Stiamo monitorando le sperimentazioni e crediamo che ci sia un ruolo reale della vitamina D nel ridurre il nostro rischio di cancro e per ora ci sono rarissimi effetti collaterali," ha detto Heather Logan della Cancer Society in un servizio della CTV News. Per la verità, effetti collaterali ce ne sono: minor rischio di diabete, di obesità, di depressione, di disordini mentali e di tutti i tipi di cancro. La Vitamina D è la medicina miracolosa che l'industria del cancro afferma di star cercando quando vi chiede donazioni in quegli eventi "in corsa per la cura ". Ma la cura è già lì, ed è disponibile liberamente.

Per quanto riguarda l'industria del cancro, il Canada è la prima nazione occidentale ad alzarsi e dire, "Il Re è nudo!" Vi lascio immaginare quanto tempo ci vorrà prima che l'America arrivi a dismettere il sostegno all'industria del cancro a spese di centinaia di migliaia di vite ogni anno e, invece, cominci a comportarsi seriamente in materia di prevenzione oncologica. Quanti Americani devono morire prima che l'industria del cancro USA, guidata in maniera criminale, sia obbligata a lasciare la sua ferrea presa sui cittadini americani e riconoscere infine che possiamo abbattere i tassi nazionali di cancro quasi dell'80% proprio adesso raccomandando alle persone di prendere più sole e vitamina D?

Le Corporations e i governi, ovviamente, considerano le vite sacrificabili. Incoraggiare la malattia e il cancro: ecco la grande priorità per coloro che profittano da questi mali. E se qualche centinaio di migliaia di cittadini devono morire per raggiungere gli obbiettivi trimestrali della corporation, che così sia. I cittadini sono sacrificabili. Le vite costano poco. Talmente poco, in effetti, che la maggior parte delle persone che oggi vivono in America non fanno niente per proteggersi dal cancro. Suppongo che qualche corporation si dica: Ehi, se le persone sono disposte a procurarsi il cancro con quello che mangiano, con le sigarette, con i cosmetici tossici e con l'esposizione ai veleni chimici, perché dovremmo impedirglielo?

Screening e terapia = Reclutamento e presa di profitto
Più cancro c'è, più ricche diventano le compagnie farmaceutiche e i costruttori di dispositivi radiologici. Più cancro vuol dire maggior profitto, e più profitto vuol dire maggiore influenza a Washington. E ciò spiega perché nessuno a Washington sembra esprimere il minimo interesse nella reale prevenzione oncologica in questo paese. (Indurre i legislatori ad approvare una risoluzione per la prevenzione oncologica è quasi altrettanto inutile di cercare di indurli a ripianare il debito nazionale e il budget federale.)

Nell'industria del cancro l'attenzione è interamente rivolta allo "screening" e alla "terapia." Tali termini potrebbero essere tradotti con più accuratezza in "reclutamento" and "presa di profitto." Lo screening è semplicemente un modo di reclutare pazienti all'interno di una catena di montaggio ad alto profitto di terapie oncologiche che non offrono né cure né prevenzione, ma solo il "management" della malattia condotto in maniera da estrarre i massimi profitti dal paziente senza tuttavia eliminare la sua malattia. Si tratta di un imbroglio piuttosto ben congegnato, e spiega perchè lo screening sia così spesso offerto gratis: è analogo allo spacciatore di crack che ti offre un tiro gratis, ma solo uno. Dopo sei agganciato, e devi pagare.

L'industria del cancro cerca di propagandare questo "reclutamento e presa di profitto " mediante menzogne quali, "La diagnosi precoce salva la vita." Ah, sul serio? Per la verità, la diagnosi precoce genera maggiori profitti, in quanto 9 delle 10 "diagnosi precoci" positive sono, in effetti, del tutto sbagliate. La tecnologia di diagnosi del cancro è oggi così incredibilmente progredita che riesce a trovare i cancri anche dove non ce ne sono! (E anche in quel caso il paziente è spinto a sottoporsi a chemioterapia "nel caso che.")

La prevenzione è l'unica soluzione
L'unica via d'uscita da questa pazzia oncologica passa attraverso la prevenzione. Ecco cosa pensa il dr. Cedric Garland, professore all'Università di California, San Diego, Department of Family and Preventive Medicine and Moores Cancer Center a proposito della decisione Canadese, "Penso sia un passo storico ed importante nella giusta direzione. Reputo che porterà leadership nel mondo... in quanto il Canada sarà la prima nazione del mondo ad adottare questo tipo di indicazione sanitaria... Nel tempo, questa scoperta ha il potenziale per eliminare annualmente un quarto di milione di casi di cancro in Nord America e circa 100.000 morti di cancro, sempre all'anno."

Gli Stati Uniti, ovviamente, saranno probabilmente l'ultima nazione moderna ad ammettere con riluttanza che il cancro possa essere prevenuto con la vitamina D. Ciò succede perché gli Stati Uniti costituiscono una "fonte primaria di profitto" per l'industria della malattia che divora vittime di cancro e, di fatto, incoraggia il cancro scoraggiando attivamente la prevenzione. Per saperne di più, cliccate qui per leggere il mio precedente articolo sull'industria del cancro e la vitamina D.

Il governo degli Usa non ha interesse a proteggere i suoi cittadini dalla malattia. Peggio ancora, il governo in realtà cospira con le compagnie farmaceutiche e i gruppi no-profit per mantenere il pubblico americano in uno stato di malattia cronica con carenze alimentari, esposizione a elementi chimici tossici ed effetti collaterali delle medicine. E sta funzionando! Gli Stati Uniti sono la nazione più ammalata del mondo, esibendo i più alti tassi di malattie degenerative (cancro, diabete, malattie vascolari, depressione e obesità, spesso combinate) di qualsiasi altra nazione. Come ciliegina - prendetevi anche questo - paghiamo i costi sanitari più alti al mondo!

Tutti quei soldi apparentemente non stanno facendo niente di buono. Nel frattempo, terapie gratis per il cancro sono disponibili proprio adesso sotto forma di luce solare naturale. I metodi di prevenzione a basso costo sono ben documentati e comprendono integrazioni alimentari con vitamina D. Sappiamo come si deve prevenire il cancro, è solo che i politici corrotti e gli sporchi responsabili delle no-profit di questo paese non permetteranno per niente che si faccia prevenzione per la malattia. Ci sono troppi soldi da fare con le terapie per il cancro, e non c'è invece il minimo incentivo per istruire la gente su come prevenire il cancro ed evitare di divenire pazienti di cancro. ….

 

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L'importanza della Vitamina D

Fonte web

“L'Accademia Americana di Dermatologia e l'industria dei protettivi solari hanno svolto un trentennale lavaggio del cervello alla popolazione mondiale con l'incalzante messaggio che non ci si dovrebbe mai esporre alla luce solare diretta perché può causare il cancro della pelle e condurre alla morte.” (dr. Michael Holick)

Il dott.Andrew Saul intervista il dott.MICHAEL F. HOLICK.

Nato 60 anni fa in Jersey City, New Jersey, Michael Holick ha pubblicato il suo primo studio scientifico nel 1970. Ne sono seguiti a centinaia, ed oggi, si può dire che egli sia la principale autorità mondiale sulla vitamina D. Tuttavia il supporto del Dr. Holick a quella che lui chiama "sensibile esposizione al sole" è talmente controverso che è stato licenziato dal dipartimento di dermatologia della Boston University Medical Center. La controversia non è straniera a questa Newsletter e siamo stati pertanto felici che il Dr. Holick ci abbia concesso l'intervista che riportiamo per iscritto.

DOCTOR YOURSELF NEWS: Dr. Holick, cosa dice la ricerca sui benefici della vitamina D? 
DR. MICHAEL HOLICK: Con l'aumento di vitamina D nella dieta, o tramite sensibile esposizione al sole, si può ridurre il rischio di cancro dal 30 al 50%. Abbiamo indotto il cancro al colon nei topi e li abbiamo controllati per 20 giorni. La crescita del tumore è stata significativamente ridotta semplicemente introducendo vitamina D nella dieta. C'è stata una riduzione del 40% della dimensione del tumore. E l'occasionale esposizione al sole in effetti diminuisce il rischio di melanoma. In Finlandia, fin dagli anni 60, i bambini che ricevevano 2.000 IU di vitamina D al giorno hanno ridotto il rischio di avere il diabete di tipo 1 dell'80%. Ogni tessuto e ogni cellula del nostro corpo ha un recettore per la vitamina D. Ogni tessuto e ogni cellula del nostro corpo richiede vitamina D per un funzionamento adeguato. (1.000 IU=25mcg=0,000025g) 

DY NEWS: Esattamente, di quanta vitamina D e di quanto sole abbiamo bisogno? 
HOLICK: C'è deficienza di vitamina D quando non si raggiungono 400 IU al giorno e non vi è esposizione al sole. Se si prendono quotidianamente 400 IU, la quantità di vitamina D può ancora essere insufficiente. Gli esseri umani necessitano di 1.000 IU al giorno, o di essere esposti al sole. Da cinque a 10 minuti, braccia e gambe, tre volte alla settimana, è sufficiente. 

DY NEWS: Qual è la sua opinione sulle quantità raccomandate ufficialmente dalla US RDA/DRI?
HOLICK: Partecipavo io stesso al comitato che stabilì quelle quantità(National Academy of Sciences, Panel on Calcium and Related Nutrients, 1996-1997). Facemmo qualche progresso aumentando i limiti raccomandati. Adesso sono di 200 IU/gg per i bambini e adulti fino a 50 anni; 400 IU per gli adulti sopra i 50; e 600 IU/gg per adulti sopra i 70. 

DY NEWS: Avrebbe preferito impostare limiti più alti? 
HOLICK: Si. Quella volta eravamo obbligati a stabilire le raccomandazioni in base alla letteratura pubblicata prima del 1997. In base alle evidenze successive, penso che i neonati, fino ai dodici mesi, necessitino di 400 IU/gg. Il Canada ne raccomanda 400 IU di già. Poi, a partire da un anno, e per tutta la vita adulta, raccomanderei 1.000 IU/gg. Chiunque ha bisogno quotidianamente di 1.000 IU di vitamina D3.

DY NEWS: E com'è invece la situazione? 
HOLICK: A Boston, il 50% degli adolescenti, ragazzi e ragazze, hanno deficienza di vitamina D. il 70% delle mamme e l'80% dei loro neonati hanno deficienza di vitamina D dalla nascita. Questi neonati non hanno riserve di vitamina D, e neanche le mamme possono darne loro.

DY NEWS: E ciò implica rachitismo? 
HOLICK: Il rachitismo è solo la cima dell'iceberg della deficienza di vitamina D. Se durante l'infanzia avete deficienza di vitamina D, avrete 2,4 maggior probabilità di sviluppare il diabete di tipo 1.

DY NEWS: E per le persone di colore? 
HOLICK: Il pigmento cutaneo è un filtro solare naturale. I bambini afro americani hanno bisogno di due/tre volte l'esposizione al sole normale, senza filtri, per soddisfare le loro necessità di vitamina D.

DY NEWS: Quali sono gli effetti se non ci si espone a sufficienza alla luce solare?
HOLICK: Se vivete a una latitudine più a nord di 35 gradi, avete una probabilità doppia di contrarre la sclerosi multipla. Vivere ad altitudini maggiori vuol anche dire rischio più alto per la malattia Crohn, artrite reumatoide ed elevata pressione sanguigna.

DY NEWS: Ci può fare un esempio di città con “latitudine alta”? 
HOLICK: Qualsiasi posto più a Nord di Atlanta, in Georgia. (n.d.t. circa equivalente a Pantelleria).

DY NEWS: Sono stato ad Atlanta. Ad un nordista come me, appare quasi profondo sud. Lei sa che riporterò testualmente le sue parole su questo fatto...
HOLICK: Va benissimo. In qualsiasi luogo sopra i 35 o 37 gradi di latitudine, vale a dire ovunque a nord di Atlanta, Georgia, (n.d.t Pantelleria) praticamente non si può produrre vitamina D con la pelle durante l'inverno.

DY NEWS: E in estate, dobbiamo abbronzarci? 
HOLICK: Non credo all'abbronzatura. 

DY NEWS: Mi pare una posizione piuttosto moderata. 
HOLICK: Sono stato licenziato dal mio posto di professore di Dermatologia della Boston University Medical Center perché ho sostenuto l'esposizione sensibile al sole, e ho scritto il libro "The UV Advantage." Avevo ricoperto quel ruolo per quasi dieci anni.

DY NEWS: Chi è stato a licenziarla e perché? 
HOLICK: La dott.ssa Barbara Gilchrest, BU Medical Center Chief di Dermatologia, nel febbraio del 2004. Siamo rimasti amici. Sono tuttora professore di Medicina, Fisiologia, e Biofisica, e lo sono stato per 20 anni. La dott.ssa Gilchrest ha detto, secondo quanto è stato riportato, che suggerire che la deficienza di vitamina D sia un significativo problema di salute è "debole e assurdo." Ha anche detto che collegare la deficienza di vitamina D a malattie mediche è "scienza di second'ordine","scienza di cattiva qualità". Non ha mai saputo che abbia smentito queste attribuzioni.

DY NEWS: Siete stato licenziato proprio per la vostra posizione sulla vitamina D e per nessun'altra ragione? 
HOLICK: Su questo non c'è dubbio. L'Accademia Americana di Dermatologia si trova a disagio quando si tratta dell'esposizione sensibile al sole e di chiunque la raccomandi.

DY NEWS: Ci state dicendo che l'Accademia Americana di Dermatologia non crede nell'esposizione sensibile al sole? 
HOLICK: Esatto. Essi credono nell'astinenza da ogni esposizione solare. Sono stati piuttosto rigidi su questo. Nel maggio 2004, tre mesi dopo il mio allontanamento, mi fu chiesto di difendermi di fronte a tutto lo staff.

DY NEWS: Com'è andata? 
HOLICK: Ho ricevuto l'attenzione delle persone. 

DY NEWS: Chi erano i suoi oppositori principali? 
HOLICK: I "non illuminati" dermatologi dell'Accademia Americana di Dermatologia.

DY NEWS: Tuttavia sembra particolarmente difficile uccidersi con la vitamina D. 
HOLICK: Vero. Una persona è arrivata a prendere 1.000.000 IU di vitamina D al giorno, oralmente, per sei mesi. Naturalmente, sviluppò i sintomi di una severa intossicazione da vitamina D.

DY NEWS: Ma è sopravvissuto per raccontare la storia? 
HOLICK: Si. La terapia fu idratazione (molta acqua), e non più vitamina D o luce solare per un po' di tempo. Si è ripreso e sta perfettamente. Il caso è stato pubblicato nel New England Journal of Medicine. (Koutkia P, Chen TC, Holick MF. Vitamin D intoxication associated with an over-the-counter supplement. N Engl J Med. 2001 Jul 5;345(1):66-7.) 

DY NEWS: Quante persone sono decedute di vitamina D o di altre vitamine? 
HOLICK: Non ho esperienza di nessuno che sia morto per assunzione di vitamine. In trent'anni non l'ho mai visto. 

DY NEWS: E nella letteratura medica? 
HOLICK: Non per quello che conosco. 

DY NEWS: Quante persone prendono troppo poca vitamina D? 
HOLICK: Negli USA e nel Canada, circa il 50%. Quasi un miliardo di persone, mondialmente, hanno deficienza di vitamina D. Ciò è vero anche nei climi soleggiati, perché non vi è esposizione al sole. 

DY NEWS: Che consiglio vorreste dare ai nostri lettori? 
HOLICK: La cosa più importante è aumentare l'assunzione di vitamina D.

DY NEWS: Quanta ne prende lei? 
HOLICK: Io prendo 1.100 IU vitamina D ogni giorno.

DY NEWS: Usa creme solari? 
HOLICK: Le uso, ma solo dopo una sensibile esposizione al sole.

DY NEWS: Porta il cappello? 
HOLICK: Si, solo dopo una sensibile esposizione al sole.

DY NEWS: Lei è una persona coerente. Come possiamo concludere? 
HOLICK: L'Accademia Americana di Dermatologia e l'industria dei protettivi solari hanno svolto un trentennale lavaggio del cervello alla popolazione mondiale con l'incalzante messaggio che non ci si dovrebbe mai esporre alla luce solare diretta perché può causare il cancro della pelle e condurre alla morte. Le persone sono realmente molto sorprese dal nuovo messaggio che una sensibile esposizione al sole, con moderazione, è molto importante per una buona salute. 
Dovremmo apprezzare il sole per i suoi benefici, e non abusarne.

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Per ulteriori letture:

Holick, MF and Jenkins, M.  The UV Advantage, iBooks: New York , 2004.

Saul AW. Vitamin D: Deficiency, Diversity and Dosage. Journal of Orthomolecular Medicine, 2003; Vol. 18, Numbers 3 and 4, p. 194-204. Posted at http://www.doctoryourself.com/dvitamin.htm

Copyright 2005 and previous years by Andrew W. Saul. Reprinted with permission of the author. Dr. Saul is Assistant Editor of the Journal of Orthomolecular Medicine, and is the author of the books "Doctor Yourself: Natural Healing that Works" and "Fire Your Doctor! How to be Independently Healthy." His peer-reviewed natural healing website,
http://www.doctoryourself.com , receives over 40,000 hits per day.

Copyright 2005 e anni precedenti di Andrew W. Saul. Pubblicato col permesso dell'autore. Il dott. Saul è Assistant Editor del Journal of Orthomolecular Medicine, ed è l'autore dei libri "Doctor Yourself: Natural Healing that Works" e "Fire Your Doctor! How to be Independently Healthy." Il suo sito web di cure naturali, recensito da colleghi,
http://www.doctoryourself.com , riceve più di 40.000 visite al giorno

 

 

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