I GERMI DELL'APOCALISSE
NELLA PATRIA DELLA LIBERTA'
SENZA DIO TUTTO E' POSSIBILE... NEL MALE!
a cura di Claudio Prandini
Mentre Il dibattito sull’Iraq nel Congresso USA sta crescendo d’intensità (24 comuni del Wisconsin, secondo il Mercury, hanno votato risoluzioni che sollecitano il ritiro dei militari), ci siamo chiesti com'è possibile che un istituto universitario americano, come la Texas Academy of Science, permetta ad un sedicente accademico, come il Professor Pianka, non solo di insegnare, ma anche di tenere una conferenza "segreta" sul come eliminare quattro miliardi di persone il più in fretta possibile solo perché sulla terra siamo, secondo lui, in troppi!? Hitler, a confronto, è stato un pivellino da quattro soldi rispetto a quello che vorrebbe fare il nostro illustre Professore!
E' questo il concetto di democrazia che si vorrebbe esportare anche con la forza, magari escogitando nel frattempo armi sempre più sofisticate per poter ottenere quello che anche Mister Kissinger, nel lontano aprile 1974, scrisse nel «Memorandum 200» per la Sicurezza Nazionale dal titolo eloquente: «Implicazioni della crescita mondiale della popolazione per la sicurezza degli Stati Uniti e i suoi interessi all’estero»?! In questo memorandum, Henry Kissinger, allora segretario di stato, proponeva: «lo spopolamento (depopulation) dovrebbe divenire la prima priorità della politica USA verso il Terzo Mondo».... Altro che ideali di libertà e di democrazia per tutti... Questa è eugenetica pura che, detto in termini più concreti, suona così: "morte tua vita mea"!
STATE ATTENTI AI SEGNI DEI TEMPI...! Quando sentirete parlare di guerre, vicine o
lontane, non abbiate paura: bisogna che ciò avvenga, ma non sarà ancora la
fine. |
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Come eliminare quattro
miliardi di uomini?
Professor Eric R. Pianka
«I carburanti
fossili stanno finendo: sicchè dobbiamo tagliare la popolazione fino a
due miliardi, un terzo di quella che c’è attualmente».
Parlava sul serio il professor Eric R. Pianka, zoologo evoluzionista
dell’università di Austin in Texas(1) il 3 marzo scorso.
La relazione che ha tenuto alla Texas Academy of Science è stata così delicata,
che per ordini superiori è stata tenuta «off the records».
Niente telecamere, niente pubblicazione: il grosso pubblico, ha spiegato lo
zoologo, non è pronto a sentire quello che sto per dirvi. Ma l’hanno udita
centinaia di studenti, docenti e scienziati.
Dobbiamo ad uno studente, che ha preso appunti di nascosto, se sappiamo
qualcosa.
Pianka ha esordito deplorando «l’antropocentrismo», la malaugurata idea che
l’uomo occupi un posto privilegiato nel mondo.
«Non siamo meglio dei batteri!», ha detto lo scienziato, ridanciano,
fra gli applausi.
La crescita della popolazione umana sta «rovinando» il pianeta.
Bisogna salvare il pianeta prima che sia troppo tardi.
Per salvarlo, ha detto, occorre che la popolazione umana sia ridotta al 10 % di
quella attuale («oltretutto, i carburanti fossili sono alla fine»).
Ed ha proposto le varie soluzioni
possibili al problema.
Ha ordinato: «prossima diapositiva», e sullo schermo dietro di lui è
apparso un quadro dei Quattro Cavalieri dell’Apocalisse.
Due di questi cavalieri, ha scherzato Pianka (decisamente era di buon umore) non
sono «efficienti». La «fame» e la «guerra» non servono al nostro scopo.
Pianka ha lodato la politica cinese del figlio unico, con sterilizzazione
forzata delle donne che infrangono la norma: «dovremmo sterilizzare ognuno sul
pianeta», ha esclamato: «se no, gli incoscienti erediteranno la terra»
(applausi, risate).
Ma la sua preferenza va al cavaliere della «peste»: una qualche forma di
pandemia è quel che ci vuole per uccidere rapidamente miliardi di persone.
Nuova diapositiva: file di teschi umani.
I quattro cavalieri dell'Apocalisse
L’influenza aviaria?
Magari scoppiasse, ma ancora non basterebbe (risate dal pubblico).
L’Aids?
Decisamente troppo lento.
Il primato dell’efficienza va all’Ebola: è straordinariamente letale e uccide in
giorni, non in anni.
«Si diffonde per via aerea e ammazza il 90 % degli infettati. Pensateci»,
ha detto sognante.
Di fatto - ma questo lo zoologo non l’ha detto - l’Ebola è «troppo» letale: il
virus uccide così rapidamente, da essere «auto-spegnente».
L’epidemia non riesce ad
espandersi per la morte dei portatori entro poche ore.
Per questo non è mai uscita dall’Africa Centrale, dove appare per focolai
sterminatori.
E non è nemmeno certo che si diffonda per via aerea: in Africa i primi infetti
sono gli infermieri e i medici a contatto coi malati, sicchè la teoria
prevalente è che l’Ebola virus si diffonda per contatto col sangue contaminato(2).
A meno che il virus non venga adeguatamente «mutato» in laboratorio: dopotutto,
basta modificare un singolo amminoacido.
E Pianka era mortalmente serio a questo punto.
Se una manipolazione del genere sta già avvenendo in qualche laboratorio
militare, il dottor Pianka non sarà fra quelli che denunceranno il crimine.
Il pubblico ha applaudito con calore ed entusiasmo.
Poi, le domande: come prende le sue idee la gente cui le propone?
«Parlo solo ai convertiti», ha sghignazzato Pianka.
Risate e nuovi applausi.
Il fatto è che i «convertiti» sono numerosi nell’establishment americano, e da
lunga data.
Risale al 24 aprile 1974 il «Memorandum 200»(3) per la Sicurezza Nazionale dal
titolo eloquente: «Implicazioni della crescita mondiale della popolazione
per la sicurezza degli Stati Uniti e i suoi interessi all’estero».
In questo memorandum,
Henry Kissinger proponeva: «lo spopolamento (depopulation) dovrebbe
divenire la prima priorità della politica USA verso il Terzo Mondo».
Ciò perché «l’economia USA richiederà grandi e crescenti quantità di materiale
minerario dall’estero, e specialmente dai Paesi meno sviluppati», la cui
instabilità politica cresce con l’esplosione demografica.
«Poichè la diminuzione della popolazione può accrescere la stabilità, la
politica demografica diventa rilevante riguardo alle risorse, forniture e
interessi economici degli USA».
Kissinger trasformò poi questo memorandum in un vero manifesto ambientalista per
il presidente (Jimmy Carter) che si chiamava «Global 2000»: dove tra l’altro si
contemplava la scarsità alimentare programmata per spopolare il terzo mondo.
L’idea di una eliminazione demografica forzata è da allora più volte riemersa.
Il celebre Jacques Cousteau disse nel 1991 che «il danno che la gente impone
al pianeta è in proporzione alla demografia e anche allo sviluppo. Un americano
aggrava l’ecografia terrestre più di venti abitanti del Bangladesh. Il danno è
direttamente proporzionale al consumo, e la nostra società avanza verso consumi
sempre maggiori e superflui. E’ un circolo vizioso paragonabile al cancro».
Ma dopo queste frasi condivisibili, Cousteau aggiungeva: «per stabilizzare
la popolazione mondiale, dobbiamo eliminare 350 mila persone al giorno. E’ una
cosa terribile a dirsi, ma è anche peggio non dirla».
Qualche anno fa si scoprì che Sir
Macfarlane Burnet, premio Nobel per la medicina nel 1960, aveva
consigliato già nel 1949 il ministero australiano della Difesa di sviluppare
armi biologiche contro le coltivazioni indonesiane per diffondere malattie:
l’Australia temeva un’invasione di emigranti dalla sovrappopolata Indonesia.
Era possibile sviluppare epidemie di tipo tropicale, diceva lo scienziato, da
cui la più temperata Australia sarebbe rimasta immune. Egli raccomandava
l’introduzione di patogeni intestinali endogeni «che in un Paese con bassi
servizi sanitari può innescare un’ampia disseminazione, per esempio attraverso
l’acqua contaminata».
Anche «l’introduzione della febbre gialla» era raccomandata: «in un
paese con i vettori-zanzara appropriati, può montare una epidemia disabilitante
prima che siano messe in atto le misure di controllo».
Macfarlane Burnet ha ricevuto il Nobel proprio per i suoi studi sulla selezione
clonale, che hanno aperto la strada all’ingegneria genetica.
Il rapporto di Macfarlane Burnet non era stato accolto.
I politici, allora, erano meno folli degli scienziati.
Il documento era rimasto segretato negli archivi nazionali australiani: lo ha
scoperto nel 1998 Philip Dorling, uno storico di Canberra.
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Note:
1) Paul Joseph Watson, «Top scientist advocates mass culling of 90% human population», PrisonPlanet, 3 aprile 2006.
2) Le vittime dell’Ebola infatti sanguinano copiosamente da ogni orifizio corporeo. Il virus funziona liquefacendo gli organi interni; dissolve letteralmente il corpo malato, fra atroci dolori.
3) NATIONAL SECURITY MEMORANDUM NSM-200 (con traduzione italiana)
ULTIM'ORA da Televideo Rai del 08/04/2006 21:31
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Il Massimo Dolore...
Nuova Arma Statunitense
Arma laser
DI DAVID HAMBLING - 15.03.06
L’esercito americano sovvenziona lo sviluppo di un’arma che
provoca un dolore terribile a distanze fino a due chilometri. Destinata
all’utilizzo contro i ribelli, si presume che lasci le vittime indenni. Ma i
ricercatori sul dolore sono furiosi per il fatto che il lavoro che aveva come
fine di controllare il dolore sia stato utilizzato al fine di sviluppare
un’arma. E hanno il dubbio che tale tecnologia sia utilizzata per la tortura.
“Gli aspetti etici di questa ricerca mi preoccupano profondamente” dice Andrei
Rice, un consulente in medicina del dolore all’ospedale di Chelsea e Westminster
a Londra, nel Regno Unito. “Anche se l’utilizzo di un forte dolore temporaneo
può essere giustificabile come misura di restrizione, ma non lo credo, gli
effetti psichici e psicologici a lungo termine non sono conosciuti”.
La ricerca ha visto la luce in documenti scoperti dal “Sunshine Project”(1),
un’organizzazione con sede in Texas ed ad Amburgo, in Germania, che smaschera la
ricerca sulle armi biologiche. I documenti furono rilasciati sotto l’Atto sulla
libertà dell’informazione degli Stati Uniti.
Un documento, un contratto di ricerca fra l’Ufficio di Ricerca Navale e
l’Università della Florida a Gainesville, negli Stati Uniti, è intitolato
“Conseguenze sui sensi delle pulsioni elettromagnetiche emesse da plasma indotti
attraverso il laser”. Tratta dei “Pulsed Energy Projectiles” (Proiettili di
energia pulsata o PEP) che lanciano un impulso laser che genera uno scoppio di
plasma che si ingrandisce allorché questo tocca qualcosa di solido, come una
persona (New Scientist, Ottobre 2002). L’arma, destinata ad essere utilizzata
nel 2007, potrebbe letteralmente sconfiggere i ribelli.
Provocatore di dolore
Secondo un’analisi del 2003 sulle armi non mortali, effettuato dal Consiglio
degli Studi Navali delle EU, consulente delle forze navali, i PEP producono un
dolore ed una paralisi temporanea, stando ai test sugli animali. Questo sembra
essere il risultato di un impulso elettromagnetico prodotto dal plasma che si
ingrandisce e scatena impulsi nelle cellule nervose.
Il nuovo studio, che prosegue fino a luglio e sarà realizzato da ricercatori
della Università Centrale della Florida a Orlando, ha per scopo quello di
ottimizzare questo effetto. L’idea è di determinare come generare un impulso che
ecciti i neuroni di dolore senza lesionare il tessuto.
Il contratto, molto censurato prima della sua pubblicazione, chiede ai
ricercatori di ricercare “parametri di pulsione ottimali per provocare
l’attivazione dei nocicettori [recettori sensitivi del dolore] – in altre
parole, generare il massimo dolore possibile. Studi su cellule coltivate in
laboratorio identificheranno la quantità di dolore che può essere inflitta a
qualcuno senza indurre la morte o danni.
Rischio a lungo termine
New Scientist ha contattato dei ricercatori che lavorano sul progetto. Martin
Richardson, un esperto in laser all’Università di Florida Centrale, ha rifiutato
di parlare. Brian Copper, un esperto di dolore dentario all’Università di
Florida, ha preso le distanze dal progetto, dicendo “Non ho nulla di
interessante da dire. Ho solamente fornito qualche informazione di base al
gruppo”. Il suo nome appare su una lista pubblica di progetti di ricerca
dell’Università sotto la rubrica “sovvenzioni oltre i 500.000 dollari”.
John Wood dell’Università College di Londra, esperto sul modo in cui il cervello
percepisce il dolore, dice che i ricercatori implicati nel progetto avrebbero
dovuto affrontare la censura. “Questo potrebbe essere utilizzato per la tortura”
dice “ i ricercatori devono esserne coscienti”.
Amanda Williams, una psicologa clinica all’Università College di Londra, teme
che le vittime rischino danni a lungo termine. “Un dolore persistente può
risultare da una gamma di stimoli sedicenti non distruttivi, che possono,
nondimeno, cambiare il funzionamento del sistema nervoso”, dice. Ha paura che
gli studi di cellule coltivate non potranno dimostrare un livello sicuro per
un’esplosione di plasma. “Non possono parlarci del dolore e delle conseguenze
psicologiche di un’esperienza talmente dolorosa”.
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Nota:
(1) “Sunshine Project” è una organizzazione con sede in Texas ed ad Amburgo, in Germania, che smaschera la ricerca sulle armi biologiche. I documenti furono rilasciati sotto l’Atto sulla libertà dell’informazione degli Stati Uniti.