LA POSTA

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-----Messaggio Originale-----
Da: Giorgio Vezzani
A: Parrocchie Fosdondo e Canolo (RE)
Data invio: giovedì 24 novembre 2005 22.24
Oggetto: Re: EVOLUZIONE DARWINISTA: la chiesa dice di no!
 
Quale chiesa dice di no ?
Io personalmente, anche se cristiano e cattolico praticante, sono assolutamente convinto della bontà della teoria darwiniana sull'evoluzione delle specie. Vi sono evidenze filogenetiche importanti nel mondo biologico. Anche se credo che tale evoluzione fosse già preordinata nella mente di Dio, nonostante noi a volte paia che essa obbedisca al caso. Ma siamo solo piccole menti. Siamo convinti di poter dire cose sensate su tutto.
 
Dr. Giorgio Vezzani
RE
 

RISPOSTA:

 

Eg. Dr. Vezzani, grazie per averci scritto...!

 
Prima di tutto le chiedo se lei ha letto tutto l'articolo a cui si riferisce questa news?
Perché a dire di no al darwinismo, nella sua versione evoluzionista, è nientemeno che il Card.  Christoph Schönborn che è stato allievo del cardinale Joseph Ratzinger ed è membro della Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta per oltre 24 anni dallo stesso Ratzinger. 
Per sgombrare il campo da eventuali equivoci, il cardinale Schönborn ricorda che il catechismo della Chiesa - del quale egli è stato l’editore ufficiale nel 1992 - è abbastanza chiaro sul tema: “L’intelligenza umana è ormai sicuramente in grado di trovare una risposta al problema delle origini. L’esistenza di Dio Creatore può essere conosciuta con certezza nelle sue opere, mediante la ragione umana. Noi crediamo che Dio ha creato il mondo secondo la sua saggezza. Il mondo non è il prodotto di una necessità, e nemmeno di un destino cieco o del caso.” 
 
Questo e questo soltanto è la principale obiezione al Darwinismo: il mondo non è il frutto nel caso e neppure la selezione degli esseri viventi è frutto di un determinismo cieco!
 
Le mando in allegato una e-mail che ci ha mandato un nostro lettore.... Forse può servire per altri approfondimenti...!
 
Cordiali saluti
Dr. Claudio Prandini 
 
 

 

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25/07/04
 
Pace e gioia a tutti i responsabili e visitatori di questo sito meraviglioso!
 
Sono Nicoletta e sono la moderatrice del Gruppo "Dio Padre ed i Suoi figli".
 
Desidero solo ringraziare, dal profondo del mio cuore, chi ha reso possibile ed ha permesso che sul sito  "Parrocchie di Fosfondo" fosse inserito (nell'home page) un angolo per il Gruppo di Preghiera di Dio Padre.
Non vado alla ricerca di iscritti, desidero solo che il nostro gruppo sia conosciuto per lo scopo che si è prefisso: quello di far conoscere, amare ed onorare il nostro Padre Celeste!
Non tutti Lo conoscono quale Lui effettivamente è.
Ed è per questo che noi ci adoperiamo: divulgare la Sua infinita bontà, la Sua infinita Misericordia ed il Suo infinito amore per noi, Suoi figli.
 
Fra le nostre varie iniziative c'è, appunto, quella di aver formato un Gruppo di preghiera dedicato a Dio Padre, per le intenzioni degli iscritti e non iscritti.
Pregando, ogni giorno, il Papà del Cielo abbiamo avuto modo di renderci conto, anche se virtualmente, di quanto sia grande la Sua Misericordia. Dio Padre non sa dir di no .....
 
Quanto ci auguriamo, io come moderatrice, e sono certa anche tutti gli iscritti al Gruppo, che questo nostro seminare e pregare possa essere il nostro piccolo ed umile contributo teso a donare pace e gioia nei cuori di tutti i fratelli e sorelle che a noi si avvicineranno.
 
Che Dio Padre vi benedica e vi protegga sempre!
 
Nicoletta

 

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CARTEGGIO CON PADRE BERGAMASCH

frate capuccino di Reggio Emilia

www.padrebergamaschi.com/

 

Pubblichiamo il botta e risposta tra il Padre e il webmaster di questo sito.

Per capire com'è nato il carteggio bisogna dire soltanto che tutto è iniziato con una newsletter inviata al sito parrocchiale nella quale, tra avvisi vari, c'era un invito a gemellare insieme i due siti Internet. Quello che ne è seguito lo potete leggere di seguito...

NOTA

Per uno sbaglio di un collaboratore di Padre Bergamaschi si è creduto, inizialmente, che il messaggio, in cui si diceva di no ad un eventuale gemellaggio, fosse di Don Evandro, mentre in realtà è stato scritto e firmato dal webmaster del sito. Don Evandro era solo d'accordo con il webmaster di non procedere al gemellaggio, pur senza dare giudizi particolari.

Il testo in blu è del webmaster, mentre il testo normale è di Padre Bergamaschi.

 

6 gennaio 2004

Ci dispiace ma dobbiamo dire di no ad un gemellaggio dei nostri siti Internet per il semplice motivo che Padre Bergamaschi, da parecchi anni ormai, sta portando avanti un "neo modernismo" teologico, potenzialmente pericoloso per il Cristianesimo. Non è questa la sede per discussioni teologiche, ma quando uno arriva, tra le altre cose, a negare l'esistenza dell'inferno e del diavolo, in nome di una Misericordia divina mal compresa noi sentiamo un forte odore di "zolfo"....!!!

L'eredità dogmatica e dottrinale del Cristianesimo va presa tutta così com'è perché originata, sostenuta e mantenuta dallo Spirito Santo, il quale non può errare perché è Dio!

Gli uomini possono discutere, non capire, essere peccatori, sbagliare, ma le verità dogmatiche e dottrinali non cambiano e resteranno nei secoli dei secoli ad illuminare e ad essere da guida per tutti gli uomini di buona volontà che lo vorranno. Invece l'atteggiamento dei "ma" e dei "se", soprattutto in campo dogmatico, è un processo dialettico pericoloso perché il Nemico dell'uomo è un dialettico nato e, senza il soccorso divino, l'uomo soccombe!

Meglio sarebbe tacere e credere per pura fede al Figlio dell'Uomo e alle opere dello Spirito Santo nella Sua Chiesa, almeno in campo dogmatico e dottrinale!!!

Cordiali saluti -
cprando

Parrocchie di Fosdondo - Canolo (RE)




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7 gennaio 2004

Rev.mo don Evandro,

La redazione del sito prende prontamente atto della Vs. richiesta di
cancellazione e ha già provveduto in tal senso.

Abbiamo, per correttezza, trasmesso la Vs. competente e appropriata nota al
Padre stesso che non escludiamo gradirà replicare privatamente.

Ci dispiace di avere recato disturbo o disagio con le nostre email e diamo
assicurazione che, pur rimanendo aperti e sollecitando il dialogo con il
vostro gruppo parrocchiale, eviteremo in futuro di abusare della Vs.
gentile accoglienza.

Con i migliori saluti.
la Redazione



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Rev. Don Evandro,

"Le parrocchie di Fosdondo-Canolo (R.E.), per decisione del Rev. mo don Evandro Gherardi, dicono no a un gemellaggio dei siti Internet "per il semplice motivo che Padre Bergamaschi, da parecchi anni ormai sta portando avanti un "neomodernismo" teologico potenzialmente pericoloso per il Cristianesimo".
E' la prima volta che mi viene messo addosso un cartello infamante.

Un proverbio francese dice: "Quando uno vuol uccidere il proprio cane, dice che ha la rogna". Ed ecco il corpo del reato: "Quando uno arriva tra le altre cose a negare l'esistenza dell'inferno e del diavolo, in nome di una misericordia divina mal compresa, noi sentiamo un forte odore di "zolfo".

Se fossi un "neomodernista" inoltrerei querela alla Magistratura per avermi fatto dire ciò che non ho mai detto né scritto. Io non nego né inferno né diavolo, dico come vanno intesi per tenere la Fede Libera dalla contraddizione. Siamo al caso Galileo. Al Card. Bellarmino che insisteva sul biblico "terra autem stat". Galileo rispondeva: "Forse avete interpretato male le scritture". E' semplicemente gratuita l'affermazione che la mia "negazione" è fatta "in nome di una misericordia divina mal compresa".

Questa è la posizione di Origene, non la mia. Mio, invece, è il tentativo piccolo piccolo di togliere le castagne dal fuoco ai teologi di quarta categoria che hanno cessato di essere filosofi e cioè di usare correttamente la ragione. In tutto ciò non c'è odore di "zolfo"; ma io vi sento odor di infantilismo mentale e cioè di integralismo talebano.

So bene che lo Spirito Santo non può errare; ma può errare chi dice, per es., che lo Spirito Santo approva l'uccisione degli eretici (vedi Denzinger). Il mio atteggiamento resta sempre quello evangelico: "pregate per coloro che vi calunniano e vi perseguitano". Amen.

p. Aldo Bergamaschi



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9 gennaio 2004
 

CONTRORISPOSTA

Caro Padre Aldo, per uno sbaglio del suo collaboratore avete creduto che il messaggio a voi indirizzato, in cui si diceva di no ad un eventuale gemellaggio da voi proposto, fosse di Don Evandro, mentre in realtà è stato scritto e firmato dal webmaster del sito. Don Evandro era solo d'accordo con me di non procedere al gemellaggio, pur senza dare giudizi particolari.

I miei giudizi, caro Padre Aldo, non sono sulla sua persona, ma su certe sue tesi teologiche che si leggono sul sito a lei dedicato. Quindi non tema, non sarò mai il suo inquisitore!

Ma veniamo a noi. Se io vado sul suo sito sento dire da lei:

"Io parto da questo principio: che, per quanto riguarda l'inferno, e mettete pure anche il demonio (ve lo dico tra parentesi, io credo che il demonio sia proprio una invenzione della religione), io non posso accettare che vi sia una compresenza eterna di Dio (che è bontà assoluta ecc. ecc.) con qualcosa a Lui ostile, sia che tu concepisca l'inferno come una scatoletta, sia che tu concepisca il demonio come un essere, ecc. Questo è il punto su cui io devo misurarmi con i teologi e, lo posso sempre dire qui a titolo di amicizia, io adesso (prima ho scritto a Ratzinger, ahime, non dico come ho avuto le risposte) mi appellerò ai teologi di concilio, i massimi teologi di tutta la cristianità. Allora questa è la posizione: io non posso ammettere. E fin qui c'è arrivato il grande Origene il quale, per me, è uno dei più grandi geni dell'umanità ed anche lì l'hanno tormentato, gli hanno bruciato le tavole, ecc. e poi dopo, siccome ne sapeva mille volte più di tutti i preti e dei vescovi messi insieme, l'hanno quasi costretto a diventare sacerdote, almeno per averlo nella casta. Ma la cosa non ha funzionato. Sapete cosa ha fatto Origene, non sto qui a raccontarlo." (PRESENTAZIONE DEL LIBRO "IL PAPA NERO").

O lei si contraddice (e in fondo dà ragione allo scomunicato Origene), oppure intende l'inferno e relativo diavolo, come categoria del nulla. Ma questa è una categoria filosofica che nulla ha che vedere con la Rivelazione. In realtà tutto ciò che Dio porta alla sua Luce, puri spiriti e anime, una volta creati sono immortali, sia nella benedizione che nella maledizione! Questo dice la Rivelazione e questo crede la Chiesa di Cristo la quale, pur essendo costituita più di peccatori che di santi, rimane sempre la luce che guida l'uomo su questa terra!

Giunti ad un certo punto occorre saper abbandonare la sapienza di questo mondo alla maniera di S. Francesco, suo padre spirituale

Cordiali saluti
Claudio P.



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15 gennaio 2004

CONTRORISPOSTA

Egr. Signor Claudio P.

Le debbo dare un cattivo voto in logica perché non ha le idee chiare sulla "contraddizione", visto che nella mia risposta s'è chiarito ciò che nella presentazione del libro Il Papa Nero era pur presente. Infatti l'elogio di Origene pensatore non equivale assunzione della sua tesi sull'eternità dell'inferno (apocatastasi).

E che dire della sua affermazione relativa al "nulla": "Ma questa è una categoria filosofica che nulla a che vedere con la Rivelazione"? Il suo suggeritore teologo dovrebbe conoscere la definizione della teologia Cattolica relativa alla Creazione (trarre all'esistenza ex nihilo sui et subiecti).

Infine l'immortalità degli spiriti creati. Il suo suggeritore teologo saprà che i primi scrittori cristiani non accettarono la tesi platonica della immortalità delle anime come se fossero fuori della giurisdizione divina. Solo chi sarà degno della Risurrezione sarà immortale. (E del Dio "pentito" che manda il Diluvio che ne pensa?)

Inopportuna - perché disinformata - la citazione di S. Francesco; il quale abbandonò, appunto, la sapienza di questo mondo (organizzata dalla Chiesa dell'epoca) per seguire il Vangelo. Cito solo tre battute:
1) "Meglio obbedire al servo o al Padrone?" (sogno di Spoleto)
2) Francesco inculcava l'ossequio e la fedeltà ai sacerdoti che "vivono secondo la forma della Santa Chiesa Romana"; ma per sé e per i suoi aveva scelto di vivere "secondo la forma del Santo Vangelo". (Testamento)
3) Ai frati, morente: "Ho fatto la mia parte, la vostra ve la insegni Cristo" (Celano)
Questo era ed è S. Francesco.

Cordiali saluti

P. Aldo Bergamaschi

 

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16 gennaio 2004

CONTRORISPOSTA
 

Più la leggo e più la mia primitiva impressione prende corpo: lei è, fondamentalmente, un neo modernista così come Papa X descrisse il fenomeno: "metodo e dottrine infarciti di errori, atti non ad edificare, ma a distruggere; non a far dei cattolici, ma a trascinare i cattolici nella eresia, anzi alla distruzione totale d'ogni religione!" (PASCENDI DOMINICI GREGIS).

E come avrà ragione più tardi Maritain, quando affermerà che il neo modernismo, che faceva così paura a Pio X, era al confronto "un modesto raffreddore da fieno(Il contadino della Garonna, 1966).

E Paolo VI dirà: «Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all'interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non-cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all'interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia». (da "Paolo VI segreto" di Jean Guitton)

Il pensiero che lei sta portando avanti è proprio questo "pensiero non cattolico", di cui parla Paolo VI e che si avvicina a certe forme di protestantesimo liberale.

Lei dice:

Egr. Signor Claudio P.

Le debbo dare un cattivo voto in logica perché non ha le idee chiare sulla “contraddizione”, visto che nella mia risposta s’è chiarito ciò che nella presentazione del libro Il Papa Nero era pur presente. Infatti l’elogio di Origene pensatore non equivale assunzione della sua tesi sull’eternità dell’inferno (apocatastasi).

 

Si è vero, non equivale ad assunzione, ma il suo spirito (quello di Origene) ribelle al Magistero dottrinale della Chiesa lo sta "bevendo" a piene mani!

 

E che dire della sua affermazione relativa al “nulla”: “Ma questa è una categoria filosofica che nulla a che vedere con la Rivelazione”? Il suo suggeritore teologo dovrebbe conoscere la definizione della teologia Cattolica relativa alla creazione (trarre all’esistenza ex nihilo sui et subiecti).

 

Conosco la definizione teologica "ex nihilo", ma ciò che volevo dire era solo per dire che l'inferno non è il nulla, nel senso di non esistenza, ma assenza di Dio in eterno!

 

Infine l’immortalità degli spiriti creati. Il suo suggeritore teologo saprà che i primi scrittori cristiani non accettarono la tesi platonica della immortalità delle anime come se fossero fuori della giurisdizione divina. Solo chi sarà degno della Risurrezione sarà immortale. (e del Dio “pentito” che manda il Diluvio che ne pensa?)

 

Qui bisogna intendersi sul concetto d'immortalità! Il Cristianesimo non ha mai affermato la teoria della preesistenza delle anime, ma che ogni anima è creata da Dio affinché l'uomo, essere carnale e spirituale, possa vivere nella dignità che il Creatore ha pensato per lui. Risulta perciò gratuita, se non eretica, l'affermazione che "Solo chi sarà degno della Risurrezione sarà immortale". Immortali saranno sia i benedetti che i maledetti da Dio, ma in due condizioni diametralmente opposte:

"31 «Quando il Figlio dell'uomo verrà nel suo splendore, insieme con gli angeli, si siederà sul suo trono glorioso.
32 Tutti i popoli della terra saranno riuniti di fronte a lui ed egli li separerà in due gruppi, come fa il pastore quando separa le pecore dalle capre:
33 metterà i giusti da una parte e i malvagi dall'altra.
34 «Allora il re dirà ai giusti:
- Venite, voi che siete i benedetti dal Padre mio; entrate nel regno che è stato preparato per voi fin dalla creazione del mondo.
35 Perché, io ho avuto fame e voi mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato nella vostra casa;
36 ero nudo e mi avete dato i vestiti; ero malato e siete venuti a curarmi; ero in prigione e siete venuti a trovarmi.
37 «E i giusti diranno:
- Signore, ma quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere?
38 Quando ti abbiamo incontrato forestiero e ti abbiamo ospitato nella nostra casa, o nudo e ti abbiamo dato i vestiti?
39 Quando ti abbiamo visto malato o in prigione e siamo venuti a trovarti?
40 «Il re risponderà:
- In verità, vi dico che tutte le volte che avete fatto ciò a uno dei più piccoli di questi miei fratelli, lo avete fatto a me!
41 «Poi dirà ai malvagi:
- Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno che Dio ha preparato per il diavolo e per i suoi simili!
42 Perché, io ho avuto fame e voi non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere;
43 ero forestiero e non mi avete ospitato nella vostra casa; ero nudo e non mi avete dato i vestiti; ero malato e in prigione e voi non siete venuti da me.
44 «E anche quelli diranno:
- Quando ti abbiamo visto affamato, assetato, forestiero, nudo, malato o in prigione e non ti abbiamo aiutato?
45 «Allora il re risponderà:
- In verità, vi dico che tutto quel che non avete fatto a uno di questi piccoli, non l'avete fatto a me.
46 «E andranno nella punizione eterna mentre i giusti andranno nella vita eterna». (Mt 25, 31-46)

Questa è la fede della Chiesa e non quella di certi autori a cui lei si appella !!!!

 

Inopportuna - perché disinformata – la citazione di S. Francesco; il quale abbandonò, appunto, la sapienza di questo mondo (organizzata dalla Chiesa dell’epoca) per seguire il Vangelo. Cito solo tre battute:

1) “Meglio obbedire al servo o al Padrone?” (sogno di Spoleto).

2) Francesco inculcava l’ossequio e la fedeltà ai sacerdoti che “vivono secondo la forma della Santa Chiesa Romana”; ma per sé e per i suoi aveva scelto di vivere “secondo la forma del Santo Vangelo”. (Testamento)

3) Ai frati, morente: “Ho fatto la mia parte, la vostra ve la insegni Cristo” (Celano).

Questo era ed è S. Francesco.

 

Cordiali saluti

P. Aldo Bergamaschi.

 

Sinceramente non so se S. Francesco sarebbe contento del suo pensiero! A volte ho l'impressione che il suo vero maestro sia Lutero, quando afferma: "Io non posso sentire né sopportare niente che sia contrario a ciò che insegno. Chiunque insegna diversamente da quello che io insegno, sarà figlio dell'inferno". ... Ma per fortuna che l'inferno, per lei, è un frutto della "religione"...!!!
 

Cordiali saluti

Claudio P.

 

 

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23 gennaio 2004

CONTRORISPOSTA
 

Egr. sig. Claudio P. 

Il mio interlocutore somiglia a un gufo: più gli getti Luce negli occhi e più diventa cieco.

La qualifica di neo-modernista è gratuita e somiglia alla famosa frase dei nazionalisti sfegatati: “Ha parlato male di Garibaldi”.

Una volta per tutte: io non nego l’inferno, dò di esso una interpretazione diversa da quella usuale; perché l’interpretazione usuale (tipica della religione) introduce una contraddizione nel sistema realtà.

E siamo – ripeto – al caso Galileo. Galileo, infatti, nega che l’interpretazione “volgare” della Scrittura  (“terra autem stat”) sia giusta perché è in palese contraddizione con una verità scientifica (o di ragione).

Per quanto riguarda la definizione della creazione (ex nihilo sui et subiecti) lei dice di conoscerla. E spiega: “ma ciò che volevo dire era solo per dire che l’inferno non è il nulla, nel senso di non esistenza, ma assenza di Dio in eterno”. E io che cosa voglio dire? Forse che l’inferno è il nulla? E’ la reductio ad nihilum, quindi operazione molto dolorosa in ordine con l’eterna assenza di Dio. Ma lei ama il “fuoco” e i “pianti” eterni, creando così “contraddizione” con la presenza di Dio, bene assoluto.

Badi che la frase “chi sarà degno della Risurrezione” (sarà immortale) è di Gesù non è mia. Lei insiste: “immortali saranno sia i benedetti che i maledetti da Dio”. E siamo, da capo, al caso Galileo: una compresenza che ricorda il dualismo persiano nella struttura dell’universo.

La lunga citazione di Matteo 25, la conosco bene, ma siamo da capo: che cosa vuol dire “andare alla punizione eterna”? Per me vuol dire “essere ridotti al nulla” (sciagura eterna) onde evitare la compresenza eterna di Dio e del suo opposto. Anche la fede del Card. Bellarmino era quella della chiesa, ma è poi risultata errata (almeno su quel punto).

Circa le mie precisazioni su S. Francesco, lei non sa se il Santo “sarebbe contento del suo (cioè mio) pensiero”. Senonché i pensieri che le ho citato non sono miei ma delle fonti francescane cui fanno riferimento tutti i biografi di livello (non gli orecchianti).

Il mio maestro è Lutero? Nel senso da lei riportato? Anche qui dovrei citarla in tribunale per diffamazione, ma preferisco mandarla nel Limbo dei bambini per palese incapacità mentale.

Non mi resta, dunque, che salutarla con tenerezza e pregare per lei nel senso già spiegato.

Come ultima riflessione, la invito a leggere, con attenzione, le ultime pagine del capitolo XXII dei Promessi Sposi; dove il Manzoni, dopo aver fatto l’elogio della bontà personale del Card. Federigo non può tacere gli errori mentali di cui era portatore. Legga e poi mi dirà che il Manzoni non era cattolico. Infatti era contro il “potere temporale”, e cessò di scrivere i già progettati “inni sacri” per non correre il rischio di favorire la superstizione.

 

Cari saluti di pace e bene a lei e a tutta la parrocchia

p. Aldo Bergamaschi

 

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domenica 9 novembre 2003 22.52 - Oggetto: disinformazione

ciao,
mi è capitato di leggere alcuni articoli presenti nella rassegna stampa relativa alla guerra in Iraq, all'antiamericanismo ecc... mi ha stupito molto il fatto che alcuni di questi articoli siano tratti da l'Unità e addirittura da il Manifesto. Eppure credevo di essere sul sito di una parrocchia della mia diocesi. Mi pare molto strano che si faccia riferimento a simili fonti giornalistiche che oltre ad essere per definizione faziose rappresentano anche una corrente di pensiero che non appartiene molto alla corrente dottrinale della Chiesa Cattolica....
O siete forse dei cattocomunisti? In questo caso consiglierei una sana rilettura del magistero della Chiesa nonché dei libri di storia.

Con affetto,

Andrea Davoli
San Martino In Rio
 

 

 

RISPOSTA:

 

DISINFORMAZIONE

O

TESTIMONIANZA DELLA VERITA'?

 

Prima o poi mi aspettavo qualche reazione di questo genere e, anzi, mi meravigliavo del silenzio di tutti questi mesi...! Devo quindi ringraziare Andrea di aver aperto un dibattito che spero sia costruttivo con tutti i visitatori che vorranno intervenire su questo argomento.

Incomincio prima di tutto ad affermare quanto segue:

  1. con questa rassegna stampa sulla guerra in Iraq ho voluto mostrare l'errore grave che  l'amministrazione Bush si era assunta davanti al mondo e davanti allo stesso popolo americano. Non sono contro il popolo americano, ma contro la politica di una amministrazione che sta facendo piazza pulita delle regole internazionali e dell'ONU, in nome di una teoria politico-militare come la "guerra preventiva", la quale nasconde ben altre mire egemoniche. Dove sono le famigerate armi di distruzione di massa? Quale reale pericolo poteva costituire l'Iraq di Saddam, prostrato da dodici anni di embargo, per una super potenza come l'America? E ora cosa stanno raccogliendo? Poveri ragazzi americani, uccisi tutti i giorni (e ora ci sono anche soldati italiani morti...!) e visti sempre più come occupanti da coloro che dovevano essere liberati! Uccisi come carne da macello in nome e per colpa di una cricca di avventurieri che ora sono al potere negli Stati Uniti e che stanno avvilendo l'America profonda, civile e democratica. Non è questa la via per la vera lotta al terrorismo e il Papa lo aveva detto, ma non fu ascoltato! C'è un rispetto grandissimo per i morti delle torri gemelle, ma una nazione come gli Stati Uniti d'America avrebbe potuto rispondere e agire in modo diverso, come anche il Papa aveva suggerito: lotta alla povertà globale, ridistribuzione delle ricchezze, un capitalismo meno aggressivo, una cultura della vita e della dignità di ogni popolo. Non è con la guerra che si esporta la democrazia, ma semmai il modo migliore per alimentare il terrorismo!

  2. Le verità temporali e storiche non sono di proprietà di nessuno. Una rassegna stampa è una rassegna stampa...! Se un'articolo del Manifesto dice una cosa che a me sembra vera la riporto, come avrei riportato anche un'articolo del Giornale, se mi fossi imbattuto in qualcosa di valido e meno servile! La fede vi farà liberi, dice Gesù! E San Paolo dice di vagliare tutto e di trattenere ciò è buono. Ed è quello che cerco di fare! Per grazia di Dio e in funzione della libertà donatami da Cristo non mi sento pertanto un "cattocomunista", ma un uomo libero e in piena comunione con la Chiesa, ad iniziare dal Papa....!

 

Cprando 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento: lunedì 14 aprile 2014